L’EDUCAZIONE DEL CUCCIOLO DI AM STAF

L'educazione è fondamentale e determinante per la formazione e la vita sociale del cane. Con il termine formazione s’intende quell'insieme di "insegnamenti" che permettono al nostro cane, da un lato, di vivere al nostro fianco e di rapportarsi con l’esterno e, dall'altro di sviluppare e utilizzare al meglio il suo potenziale cognitivo. Tale formazione è indispensabile qualunque siano lo stile di vita e l’ambiente in cui il cane si muove.
Già dalle prime settimane di vita il cucciolo ha notevoli capacità di comprensione e apprendimento e, se non adeguatamente guidato, apprenderà da subito comportamenti scorretti.
Noterete che il vostro cucciolo tenderà ad appoggiarsi fisicamente a voi: la ricerca di contatto fisico è, infatti, una spiccata caratteristica di questa razza che ama, particolarmente, essere manipolata; è opportuno assecondare questo bisogno di carezze e di coccole perché ci permetterà di tranquillizzarli ed eventualmente di ispezionare orecchie, denti e zampe o di farlo visitare dal veterinario senza reazioni scomposte.
Altra caratteristica dell'Am Staf è la particolare abilità nell'utilizzo dei mezzi di comunicazione con altri cani, che sanno abilmente gestire ma che deve essere agevolata con un percorso di socializzazione.
Infatti, gli Am Staf sono spesso spinti dal gameness cioè quella competitività e voglia di gioco intenso che, se non controllata in presenza di altri cani, può portare a momenti di nervosismo non sempre recuperabile. È compito del proprietario, supportato da un esperto, non istigare alla competizione né aumentare il nervosismo del cane con urla o punizioni ma cercare, al contrario, di rilassarlo fino ad allontanare la tensione. A questo scopo, nel periodo formativo fondamentale e cioè fino almeno ai due anni, sarebbe opportuno che l'Am Staf si rapportasse con cani di razze meno irruenti, portate per un gioco più delicato e meno competitivo. Se poi la socializzazione avviene con altri cuccioli e cani adulti, questi ultimi, interverranno, ringhiando fortemente o comprimendo a terra il cucciolo agitato, per “sedare” la situazione e riportarla alla normalità del gioco: in questi casi sarebbe deleterio per l'educazione del cane che il proprietario intervenisse o lo richiamasse.
Infine non si può prescindere da quello che è definito "l'arousal" il c.d. livello di attivazione emozionale: le emozioni giocano un ruolo importante nel comportamento dei nostri cani ed è fondamentale conoscere e controllare la quantità di "eccitazione-agitazione" che il cane prova in ogni momento della sua vita così che si possa gestire secondo la situazione e le circostanze in cui si trova.
Poiché l'Am Staf, come si diceva, è portato a una notevole fisicità, può capitare che nel gioco o nelle manifestazioni di affetto si scateni oltre il consentito: se nelle prime fasi si può convogliare questa energia in azioni (lunghe corse o riporto di oggetti che si possono mordicchiare) successivamente è fondamentale una lenta ma costante introduzione di strumenti di comunicazione non verbale che ristabiliscano la calma.
Se, infatti, con un lieve livello di eccitabilità si riesce a istruire il cane su uno specifico segnale di arresto (un gesto o una parola) si potrà poi aumentare l'autocontrollo del cane anche in condizioni di eccitazione maggiore fino a che questi comprenda la strutturazione dei comportamenti.
In giovane età l'Am Staf può avere comportamenti distruttivi: non sempre tali condotte sono causate da ansie o disturbi comportamentali ma, nella maggior parte dei casi, si tratta di un eccesso di energia che si manifesta in comportamenti sconvenienti. Sempre nell'ottica di controllare l'eccitazione e l'euforia è consigliabile dedicarsi ad attività (passeggiate, ricerca, ecc.) che impieghino il cane senza procurargli eccessivo stress da eccitazione.
Cercare di controllare l'eccesso di gioia o di energie dell'Am Staf con punizioni fisiche porta, da un lato, a un ulteriore aumento d'irruenza e, dall’altro a una caduta di fiducia nel cane che non comprende perchè la sua esuberante affettuosità non è compresa ma punita. Il controllo va invece esercitato con segnali di calma e di tranquilla sicurezza.
Una corretta educazione in questo senso ci permetterà di sviluppare intelligenza e conoscenza nel nostro cane così ché sarà sempre più in grado e desideroso di operare e di cooperare, riconoscendo autonomamente il momento in cui restare calmi.
L'addestramento, invece, tende a preparare i cani a interventi particolari e delicati, quali il soccorso, lo sport o il lavoro, e in tal senso l'Am Staf grazie al gameness, al coraggio e al temperamento è un cane straordinariamente dotato.
E' quindi fondamentale socializzare preliminarmente con gli altri cani di modo che nel corso dell'addestramento specifico si possa concentrare il gameness sul conduttore e non sulla competizione con gli altri cani presenti. Se abbiamo lavorato bene nella fase dell'educazione, l'addestramento non creerà un cane che agisce secondo schemi fissi ma un soggetto che conosce e comprende i propri obiettivi e che sa come comportarsi anche di fronte agli imprevisti.
Il rapporto speciale che s’instaura fra cane e conduttore è poi esclusivo nel caso della Pet Teraphy, cui potremmo approdare perchè il nostro Am Staf, correttamente socializzato e educato, è particolarmente adatto a questi interventi grazie al suo carattere cordiale e allegro.
Solo con l'avanzare dell'età l'Am Staf desidererà più tranquillità ma, seppure con meno energia non perde mai la sua voglia di giocare. Abituato a essere parte attiva del gruppo, temerà di essere messo da parte ed è quindi fondamentale, in questa fase rispettare il suo bisogno di riposo e al tempo stesso scegliere giochi basati sull'attivazione mentale.

LA SCELTA DEL CUCCIOLO

Quando si sceglie di condividere la propria vita con un Am Staf, se è il vostro primo cane, consiglio di farvi guidare dall’allevatore e di scegliere il soggetto che caratterialmente è più adatto a voi. Il colpo di fulmine è spesso una partenza sbagliata, perché si rischia di avere un cane che non si è in grado di gestire. Questo capita soprattutto quando il cucciolo ha un forte temperamento e il padrone invece non riesce ad imporre la propria leadership, o per carattere, o per inesperienza o per mancanza di conoscenze sulla razza ed in generale di nozioni di base di comportamento e di psicologia canina.
Gli Am Staf sono cani dalle enormi potenzialità, hanno un carattere forte e fiero, la loro tempra è eccezionale come la loro voglia di compiacere e di lavorare con il padrone e di portare sempre a termine un obiettivo a tutti i costi. Sono altresì perfetti per la famiglia e per i bambini ed eccellenti, come visto, nel lavoro (Pet Terapy, Protezione Civile, Soccorso in acqua, Agility, Disc Dog ecc..).
Queste caratteristiche li rendono unici tra tutte le razze, ma allo stesso tempo non sono cani per tutti, per questo bisogna dapprima avere la consapevolezza che l’Am Staf va gestito in un certo modo essendo un cane dalle mille qualità ma che, all’occorrenza, bisogna saper domare.

L’ARRIVO A CASA

E' buona norma, quando si inserisce il cucciolo nella sua nuova casa, avere dei giorni liberi a disposizione o un periodo di ferie, così da avere il tempo per poter impartire le prime regole in un ambiente tranquillo e sereno.
L’inserimento del cucciolo in famiglia e i primi mesi di convivenza sono fondamentali per garantire un rapporto di equilibrio tra voi e il vostro Am Staf.
Una delle prime problematiche che bisogna affrontare quando si porta a casa il cucciolo è come insegnargli a sporcare fuori dalle mura domestiche. Per gestire al meglio questa situazione, consiglio di portare fuori il cucciolo frequentemente, se possibile ogni 2 o 3 ore, e circa15/ 20 min. dopo ogni pasto.
Quando il cane sporca fuori lodatelo con una carezza e con un bel “Bravo”, potete anche dargli come ricompensa un bocconcino prelibato a patto che facciate tutto con la giusta tempistica: il premio va dato immediatamente dopo che il cucciolo ha fatto i bisogni. Se invece lo trovate mentre sta sporcando in casa basta un No molto duro e secco, prendetelo in braccio e portatelo subito fuori o in giardino. Anche in questo caso lodatelo non appena finisce di sporcare.

PRIMI PASSI NELL'EDUCAZIONE

Limitate gli spazi quando il cucciolo è da solo per poi, anche in base al comportamento del cane, aumentarli sempre di più.
Consiglio la Gabbia come metodo educativo che e' utilissima per dare al cane i giusti ritmi di sonno e veglia, soprattutto durante la notte, momento in cui, molto spesso, i cuccioli si svegliano per giocare ed esplorare ciò che li circonda.
Cercate di abituare il cucciolo al collare e al guinzaglio fin da subito evitando di trainarlo, soprattutto nelle prime passeggiate. Bisognerà avere pazienza perchè l'utilizzo del collare e del guinzaglio sono una cosa nuova e spesso traumatica per il cucciolo se usati in modo inappropriato.
Aiutatevi con qualche bocconcino appetitoso per stimolarlo a seguirvi nella passeggiata. Dopo già pochi giorni,se tutto viene fatto in modo corretto, passeggerà insieme a voi con meno titubanza.
Il sonno ed il riposo sono molto importanti per il cucciolo, che non dovrà essere svegliato, perché diversamente potrebbero insorgere problematiche quali: iperattività, nervosismo e in casi più gravi aggressività.

L'ESPLORAZIONE DEL MONDO ESTERNO

Per iniziare a conoscere il mondo e le cose che lo circondano, il cane utilizza l'olfatto e la bocca. Difatti la maggior parte dei cuccioli ha il vizio di mordere, leccare e mettere in bocca tutto ciò che gli è nuovo.
Il padrone dovrà vietare fin da subito con un secco "No" e ancor meglio, con un ringhio, atteggiamenti come il mordere le mani. Diversamente accadrà che il cane, una volta adulto, continuerà a morsicare le mani per gioco ma con più forza e aggressività perchè ha appreso nel corso dei mesi che questo "gioco" gli appartiene.
L'aspetto però più importante è la valenza che deve avere la mano del padrone per il cane, infatti con la stessa viene nutrito, coccolato e tenuto al guinzaglio, per cui concedendogli la mano per gioco, si vanno anche a destabilizzare i ruoli gerarchici.
Per soddisfare il bisogno di mordere del cucciolo consiglio di comprare dei giochi adatti alla masticazione e di non lasciarglieli mai tutti a disposizione perchè il cucciolo tende a stufarsi presto ed ha continuo bisogno di novità. Mettete i suoi giochi dentro ad una cesta e dategliene uno o due alla volta facendoli turnare di giorno in giorno, in modo che il cane non perda mai interesse. Eviterete così che riversi le sue attenzioni su qualcos'altro che non può masticare esempio mobili di casa, sedie, scarpe ecc.

LA SOCIALIZZAZIONE

Nei primi mesi di vita è molto importante che facciate socializzare il cucciolo con altri cani e con le persone. Il gioco di emulazione che fa con i suoi simili è di fondamentale rilevanza e di grande insegnamento per lui.
Il ringhio e la dominanza fanno parte del linguaggio del cane, negli Am Staf, sopratutto il ringhio, anche di forte intensità viene utilizzato nel gioco, questo non significa che avete un cucciolo aggressivo e che dovete averne paura. imparate a riconoscere i vari tipi di ringhio e a saper gestire il vostro cane lasciandogli la libertà di esprimersi ed intervenendo quando necessario per smorzare situazioni di iper eccitazione.
Quando il cane ringhia per gioco la parte posteriore sarà alzata, la coda scodinzola, mentre la parte anteriore del corpo sarà a terra, le orecchie portate basse e mai erette.

L’IMPORTANZA DEL BRANCO

L’ arrivo di un cucciolo in casa è sempre un momento importante e di grande emozione.
È buona norma, prima di prendere un cane, informarsi sulle caratteristiche della razza per vedere se può essere compatibile con il vostro stile di vita.
Il cane è un animale sociale che in natura vive in branco e tutto il suo equilibrio poggia sulla sua appartenenza ad un gruppo in cui vigono precise regole gerarchiche.
La conoscenza di queste regole è fondamentale per poter creare con il vostro amico a quattro zampe un rapporto equilibrato, evitando in questo modo il possibile insorgere di problemi comportamentali causati da una errata comunicazione e comprensione del linguaggio canino, che, spesso e volentieri, viene travisato e umanizzato, cioè vengono attribuiti al cane pensieri e azioni che sono propri dell'umano.
Qualche semplice e comune esempio può essere: un cane che poggia le zampe sulle spalle o sulla schiena di una persona, sta attuando un atteggiamento di dominanza e non di saluto o di affetto.
Un cane che salta addosso quando il padrone rientra a casa sta manifestando anche in questo caso la propria dominanza.
Un altro esempio di errata comprensione in cui si attribuisce al cane un sentimento prettamente umano si verifica quando il padrone scambia gesti d'affetto con un'altra persona e il cane ringhia, abbaia o si mette in mezzo in qualsiasi altro modo pensando così che stia agendo per gelosia.
La gelosia non è un sentimento che si può attribuire al mondo canino, fa parte del mondo umano. Tutto ciò che viene attribuito al cane come gelosia per un gioco o per una persona, non è altro che dominanza attuata dal capobranco nei confronti dei gregari per la rivendicazione dell'oggetto o della persona.
Ogni cane nel branco in cui vive ha bisogno di un leader. Qualora non lo trovi prenderà lui stesso le redini del branco. È in questo caso che si innescano le più comuni problematiche legate al rapporto uomo-cane, che, sovente, possono portare ad una difficile convivenza.
Con l'arrivo del cucciolo è bene attuare subito dei rituali che gli facciano capire che voi siete il capobranco.
La gerarchia per i cani si realizza attraverso la gestione del cibo, del contatto con il proprio padrone, della sessualità e, per ultimo, ma non meno importante, attraverso la gestione dello spazio.
Paco Zanoia and Bill

GESTIONE DEL CIBO

Per ogni pasto principale che somministrate al cane fate un pasto gestuale, cioè prendete in mano la sua ciotola e fate finta di mangiare. Bastano pochi secondi di mimica, l'importante è che il cane veda che voi mangiate per primi. Il capobranco o la coppia Alfa composta da maschio e femmina dominanti mangiano sempre per primi. L'utilizzo di questa tecnica con l'Am Staf è utile per creare un feeling particolare e ribadire allo stesso tempo la propria posizione nella scala gerarchica.
Quando siete a tavola è buona norma da seguire non dispensare cibo al cane, se proprio volete, dopo aver finito il vostro pasto, potete alzarvi e spostandovi dalla tavola, chiamare il cane e dargli qualche avanzo. È di fondamentale importanza che, quando il cane abbaia, salta addosso, piange o vi chiama con la zampa, non gli venga elargito cibo, perchè in questo caso generate un apprendimento su richiesta e rinforzate al cane che può ottenere ciò che vuole quando vuole, dandogli un ruolo di leadership.

GESTIONE DEL CONTATTO CON IL PADRONE

Il contatto va effettuato su iniziativa del padrone, questo sempre per rinforzare e chiarire la posizione di capobranco. Se il cane prende l'iniziativa deve essere ignorato e poco dopo che desiste bisogna chiamarlo per giocare o fargli delle coccole.

GESTIONE DELLA SESSUALITÀ

L'atteggiamento di monta nei confronti del padrone non va in nessun modo tollerato.
Tale atto non deve essere inteso come un gioco, l'azione pertanto va bloccata immediatamente e duramente con un secco No e con un distacco immediato del cane.
L'atto della monta non ha solo una valenza sessuale ma ha anche il significato di dominanza nei confronti del padrone.

GESTIONE DELLO SPAZIO

Quando il cucciolo entra in casa deve avere ben chiaro quale sarà il suo spazio, dove dovrà dormire e quali saranno i luoghi a cui avrà accesso.
Si pensa che far salire il cane sul divano e sul letto sia errato e che questi spazi debbano rimanere di proprietà del capobranco. Per ciò che ho potuto constatare sulla maggior parte dei cani che ho avuto in addestramento o in cura in questi 10 anni di lavoro, gli spazi possono essere condivisi, ma solo su decisione del capobranco. Qualora, per esempio, il cane manifesti la voglia di salire sul letto, dovrete allontanarlo con un ringhio, e solamente quando vorrete farlo salire, potrà essergli concesso una parte del vostro spazio.

LA COMUNICAZIONE NEL CANE

L'abbaio ed il ringhio sono alcune delle modalità verbali con le quali i cani comunicano.
A seconda delle circostanze e dell'intensità dell'abbaio e del ringhio possiamo riconoscere il vero significato di ciò che il cane sta esprimendo. Inoltre bisogna prestare attenzione al linguaggio posturale che accompagna sempre quello verbale, ovvero, una serie di movimenti e posture che il cane assume a seconda delle circostanze.
Un cane dal carattere dominante avrà una postura ben eretta, la coda alta, le orecchie dritte puntante in avanti, cresta sul dorso, lo sguardo fisso sugli occhi dell'altro cane o sul garrese quando si trova a vicinanza ristretta.
Un cane dal carattere sottomesso metterà la coda in mezzo alle gambe, accucciandosi a terra con le orecchie tirate indietro, permettendo al cane dominante di annusarlo e molto spesso si stenderà sulla schiena mostrando collo e pancia, ovvero le parti più vulnerabili, mentre lo sguardo non sarà mai diretto verso gli occhi del cane dominante.
Un segno di sottomissione e' dato anche dal leccare il muso dell'altro cane. La sottomissione non è sintomo di debolezza bensì un comportamento che evita il conflitto e conferma le rispettive posizioni gerarchiche. Un cane che si sottomette ad un altro non è detto che si sottometterà sempre anche con altri cani poiché in ogni branco ci sono degli equilibri gerarchici differenti.

Renato Paco Zanoia, da oltre 30 anni è il proprietario, fondatore e curatore della linea di sangue De Paco X-Z, è un appassionato studioso della storia, dei pedigree e della genetica degli American Staffordshire Terrier, è riconosciuto a livello mondiale come uno dei migliori e più capaci allevatori della razza. Per l’alimentazione dei suoi cani utilizza con successo - dallo svezzamento alla vecchiaia - i prodotti della MAORIPET: http://maoripet.com/